Le monete di Aquileia: zecca romana e patriarcale

Età romana

Considerazioni su una rara moneta d’oro di Costantino coniata ad Aquileia

Nel 1990 apparve sul mercato numismatico una rara e interessante moneta di Costantino I, precisamente una frazione aurea da 1 1/2 scrupoli della Zecca di Aquileia.

D/ CONSTANTINVS P F AVG – busto laureato, corazzato e paludato a d., visto di spalle
R/ VICTORIBVS AVGG NN VOTIS – Vittoria alata seduta a destra presso una corazza, in atto di scrivere XX su uno scudo tenuto da un genietto alato
Sigla di zecca AQ; grammi 1,64, mm. 15

La moneta, indubbiamente autentica, non può dirsi inedita, perchè ne era già comparso un esemplare nella Collezione Mazzini; ma in pratica è come se fosse inedita, in quanto l’altro esemplare è stato del tutto ignorato dalla letteratura numismatica, e non è citato nè nel volume VII del R.I.C., nè in “Die Costantinische Goldpragung” di Maria R. Alfoldi. Pertanto è utile farne oggetto di un breve studio per contribuire forse a chiarire taluni aspetti della monetazione costantiniana e rettificare talune opinioni correnti.

Le leggende e le raffigurazioni del dritto e del rovescio corrispondono pressochè esattamente a quelle di un Aureo della zecca di Treviri. Nel D/ le differenze consistono nella legenda, che nell’Aureo è interrotta: CONSTANTI-NUS P F AVG mentre nel busto imperiale il quale nell’Aureo è raffigurato di fronte anzichè di spalle; nel R/ sullo scudo sul quale la Vittoria scrive X/XX anzichè semplicemente XX.

L’Aureo di Treviri fa parte di una emissione in nome di Costantino I siglata PTR, comprendente Aurei e frazioni da 1 1/2 scrupoli tutti caratterizzati dalla stessa legenda VICTORIBVS AVGG NN VOTIS.
Oltre a quello citato ora, conosciamo un secondo tipo di Aureo con al R/ la raffigurazione della Vittoria stante di fronte che tiene con ambo le mani un scudo su cui è scritto X/XX al quale si affianca una frazione da 1 1/2 scrupoli con gli stessi tipi.
In un terzo tipo d Aureo con al R/ la raffigurazione della Vittoria con corona e palma in quadriga di fronte, il numero dei voti, mancando lo scudo, è contenuto nella stessa legenda del R/: VICTORIBVS AVGG NN VOTIS X ET XX.
Pertanto sulla base del materiale evidentemente incompleto di cui siamo a conoscenza, possiamo ricostruire ipoteticamente questa emissione di Treviri come comprendente almeno tre tipi di Aurei, ciascuno dei quali coniato con due diverse effigie del D/ (testa nuda, e busto corazzato e paludato), e ciascuno accompagnato da una frazione da 1 1/2 scrupoli con gli stessi tipi.

La menzione dei vota decennalia soluta e vicennalia suscepta consente di datare agevolmente l’emissione, d’accordo con il RIC, all’anno dei decennali di Costantino (25 luglio 315 – 25 luglio 316).

La nostra moneta di Aquileia non può non essere contemporanea di quelle analoghe di Treviri; essa sarebbe quindi l’unico elemento pervenutoci di una emissione coniata ad Aquileia per il donativo del 25 luglio 315, emissione che probabilmente comprendeva Aurei e frazioni con gli stessi tipi di Treviri.

MarcoLe monete di Aquileia: zecca romana e patriarcale